TikTok è l’app più scaricata negli store online (è usata da 800 milioni di persone nel mondo), il 41% dei suoi utenti ha tra i 18 e i 24 anni. Per molti l’età media di chi la userà è destinata a salire (come è successo con Facebook e Instagram), ma attualmente è la Generazione Z a passarci giornate intere.
Infatti, i tiktoker con maggior seguito di solito sono giovanissimi, tranne nei casi in cui siano personalità che si sono trascinate il pubblico da altri social (ad esempio gli influencer), o personaggi famosi.
Non è da sottovalutare poi la sfera “genitori”: è sempre in crescita il numero di mamme e papà che scarica ed utilizza abitualmente questo social. C’è chi lo fa per divertimento e chi per controllare o avvicinarsi al mondo dei figli.
Ma in questo periodo, una nuova categoria è sbarcata su Tiktok: i professori! I quali —tra meme sulle videolezioni e trucchi per copiare anche nelle interrogazioni a distanza— stanno riscuotendo un certo successo. Chi sono questi prof? Conosciamoli!
@sandromarenco comincia per gioco e adesso conta 1,2 milioni di like
Sandro è insegnante di inglese e tedesco, ma è anche professore di sostegno in un liceo di Alessandria da qualche anno. Ha cominciato ad utilizzare Tiktok a novembre scorso, caricando solo qualche video. Quando poi è iniziata la quarantena, molti professori erano spaventati per l’organizzazione delle lezioni online, perciò ha pensato di giocarci su.
Fra i suoi video più famosi troviamo uno in cui interpreta diversi tipi di professori ed un altro in cui risponde ad alcune domande personali con un semplice si/no. Attraverso questi video è riuscito ad avvicinarsi ai suoi followers, alcuni dei quali suoi studenti, che si divertono molto nel seguirlo perché racconta cose realmente accadute in classe e nella sua carriera da prof.
Sandro è per natura molto giocherellone e non si è preoccupato del giudizio degli altri colleghi, i quali, al contrario, si sono complimentati con lui. Addirittura la dirigente del liceo in cui insegna, ha messo sulla home page del sito una top five dei video più divertenti! E a chi sostiene che sia fuori target per utilizzare Tiktok, lui risponde che l’età è solo un numero e che si può essere sempre simpatici e sul pezzo.
Annamaria, usa Tiktok per non sentirsi fuori dai discorsi dei suoi alunni
Il suo nickname è @ekennae, insegna matematica e fisica in un liceo a Frattamaggiore (NA), ha voluto provare e conoscere Tiktok per non sentirsi fuori dai discorsi degli alunni, ma soprattutto per capire se per i suoi studenti ci fossero potenziali rischi e per essere informata quando a scuola si parla loro di cyberbullismo e di sicurezza in rete.
Ha cercato di capire che potenzialità potesse avere l’app, poi è scoppiata la pandemia e ha deciso di utilizzarla per farsi sentire più vicina ai ragazzi. Risultato? 203k like.
Alcuni dei suoi alunni hanno creato un account apposta per seguirla e condividono con lei dei video da cui prendere spunto o per fare un duetto insieme. Così facendo, Annamaria è riuscita ad acquisire nuovi studenti, che la seguono e le chiedono consigli.
Tra i Tiktok che hanno avuto più successo, ne troviamo uno dedicato ai suoi alunni. In molti le hanno scritto che avrebbero desiderato che un loro prof gli avesse dedicato un video del genere in questo periodo così difficile. Anche lei non è preoccupata del giudizio altrui e in famiglia, sia lei che suo marito, hanno un account. Hanno infatti scaricato l’app anche per seguire e tutelare i loro figli, i quali inizialmente erano scettici verso l’iscrizione dei genitori a questa piattaforma, ma adesso non hanno dubbi: hanno una mamma famosa!
Sara, @mimosonamia79, utilizza Tiktok per spiegare le regole di grammatica inglese
Oltre a fare dell’ironia c’è anche chi usa quest’app per spiegare la propria materia d’insegnamento… Sara insegna lingue a Ladispoli, ha aperto il suo profilo Tiktok da poco più di un anno ed è cresciuto in termini di followers da quando ha cominciato a spiegare le regole di grammatica inglese. Oggi conta 2,3 milioni di like.
I suoi alunni si divertono molto ad usare quest’app e perciò ha deciso di catturare la loro attenzione in questo modo. Sara infatti, ricorda bene che i suoi vecchi prof erano disastrosi nel rapportarsi con gli alunni e ha deciso di non essere come loro, piuttosto preferisce avvicinarsi al mondo dei ragazzi.
Nei suoi video, racconta anche ironicamente degli errori o dei comportamenti dei suoi studenti e qualche volta i suoi alunni temono di finire nei suoi Tiktok! Alla notizia della sua iscrizione a TikTok, molti conoscenti la prendono in giro, perché sono ancora tutti ancorati a Facebook ed Instagram e non conoscono fino in fondo le potenzialità di questa più recente app, che ritiene assolutamente stimolante per la creatività di studenti e non solo.
Tirando le somme… Tiktok: “cringe” o utile?
Molti si chiedono se quest’app sia “cringe” (qualcosa di imbarazzante, da cui rifuggire) oppure utile, oltre che divertente. Credo dipenda molto dall’utilizzo che se ne vuole fare.
Certamente pare che Tiktok sia anche un luogo di creatività e apprendimento, dove c’è necessità di metterci testa: in un video di massimo 60 secondi, bisogna essere brevi, chiari e attirare al contempo l’attenzione.
Soprattutto è un luogo ancora “felice”: l’aggressività nei commenti che si trovano su Facebook, Twitter e Instagram è drasticamente più bassa. Anche l’attenzione a certe tematiche è diversa. Al momento è un bel posto in cui i ragazzi raccontano spesso con semplicità e intelligenza di quanto siano sbagliati bullismo e razzismo, e quanto invece siano un valore la diversità e più in generale il rispetto dell’altro.
Infine è bello oltre che sorprendente che in questo tempo di coronavirus la cultura e il mondo dell’insegnamento abbia trovato il suo spazio, per rapportarsi meglio ai giovani che di solito la rifuggono.
Sarà perché prima venivano seguiti schemi un po’ troppo rigidi per essere apprezzati dalle nuove generazioni?
A cura di Laura Imperato
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