Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

Domani, 20 novembre 2020, si celebra la giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Sono passati oltre 30 anni dall’adozione di quella convenzione che per la prima volta ha riconosciuto i bambini e i ragazzi come aventi diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici: la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Adottata nel 1989, l’Italia l’ha poi ratificata il 27 maggio 1991. In occasione di questa giornata cerchiamo di non farci trovare impreparati e di capire perché ancora oggi c’è bisogno di parlare di diritti dei bambini.

Quando nascono i diritti per bambini e adolescenti?

La stesura e l’approvazione della Dichiarazione dei diritti del fanciullo da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite avvenne all’unanimità e senza astensioni il 20 novembre 1959.

Il documento proponeva di chiedere agli Stati sia di riconoscere i principi contemplati nella dichiarazione sia di impegnarsi nella loro applicazione e diffusione.

La Dichiarazione consisteva e consiste in una sorta di “statuto” dei diritti del bambino e contempla un Preambolo, in cui si richiamano la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948 e la Dichiarazione sui diritti del fanciullo del 1924, e dieci princìpi.

La nuova Dichiarazione include una serie di diritti non previsti nella precedente Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, quali:

  •  Il divieto di ammissione al lavoro per i minori che non abbiano raggiunto un’età minima
  •  Il divieto di impiego dei bambini in attività produttive che possano nuocere alla sua salute o che ne ostacolino lo sviluppo fisico o mentale
  •  Il diritto del minore disabile a ricevere cure speciali.
(Immagine di ireneonnis.it)

Quali sono i diritti dei bambini e degli adolescenti?

La convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza si snoda in ben 54 articoli, ognuno dei quali determina un particolare aspetto del diritto dei bambini.

Semplificando, possiamo suddividere i diritti del bambino in quattro categorie:

1. Diritto alla protezione

Nessuno ha il diritto di fare del male a un bambino. Devono poter vivere in sicurezza ed essere protetti. La vita del bambino deve avere sempre la priorità, in ogni iniziativa, legge o situazione.

Ogni bambino ha il diritto che gli adulti si prendano cura di lui, ha diritto di avere un alloggio, di stare con i suoi genitori e di essere tenuto al sicuro da sfruttamenti e crudeltà.

Ogni bambino ha diritto a essere protetto da azioni o punizioni che violino la sua salute fisica o mentale. Devono essere difesi dalle guerre e, ancor meno, possono parteciparvi.

Lo Stato e l’adulto che si prendono cura del bambino devono fare tutto ciò che possono per garantirgli una sana crescita.

2. Diritto alla salute

Ogni bambino ha il diritto di essere curato e di essere soccorso per primo. Ogni bambino deve poter crescere in un ambiente sano, ricevere affetto e un’alimentazione adeguata.

I bambini hanno il diritto di essere protetti dalle droghe e da qualsiasi abuso o sfruttamento.

3. Diritto all’uguaglianza

Tutti i bambini hanno gli stessi diritti, a prescindere dal colore della pelle, dalla lingua, dalla religione, dal sesso, dalle condizioni economiche o di salute.

I minori di 18 anni devono avere gli stessi diritti sanciti nella carta dei diritti dei bambini. A loro spetta la possibilità di avere un nome e una nazionalità.

I bambini non devono mai essere oggetto di discriminazioni di nessun genere e hanno sempre facoltà di essere ascoltati. La loro voce deve poter essere espressa e presa in considerazione.

(Immagine di ilpaesedeibambinichesorriddono.it)
4. Diritto allo sviluppo

Per potersi sviluppare e crescere in maniera sana, ogni bambino ha diritto a ricevere affetto, istruzione, educazione all’amicizia e alla tolleranza.

Deve poter interagire con altre persone in una società consapevole e pronta a guidarli, per distinguere cosa è giusto e cosa è sbagliato. Ogni bambino ha diritto di giocare, di fare sport e attività ricreative.

Quindi, ha diritto di esprimersi come preferisce, purché non danneggi gli altri. E ha diritto a un adeguato riposo. I bambini hanno diritto a ricevere le attenzioni appropriate a sviluppare i propri talenti, per diventare adulti responsabili e vivere pacificamente in società.

Perché sono importanti i diritti dei bambini?

Anzitutto perché i diritti dei bambini (così come quelli umani) non rappresentano un ideale astratto o un problema che riguarda solo gli altri, ma fanno riferimento alla nostra vita quotidiana e a quella dei bambini.

Ci riguardano tutti da vicino ogni giorno, al lavoro, a scuola, in famiglia… Spesso ci troviamo ad affrontare dei problemi e delle scelte che riguardano i bisogni dei bambini, quindi è necessario capire quali sono i loro oltre che i nostri diritti.

Poi, allargando un po’ il discorso, i diritti possono fungere da strumento per comprendere il mondo che ci troviamo davanti.

Ancora, i diritti dei bambini e degli adolescenti sono senz’altro un utile strumento per educare le nuove generazioni, non all’indifferenza o a giudizi affrettati e superficiali, ma alla comprensione di quei valori e quei diritti che sono poi alla base della convivenza civile e dei beni comuni.

La minaccia Covid-19

La pandemia da COVID-19 sta avendo un impatto enorme sui diritti dei bambini di tutto il mondo. Senza confini, il virus sta minando al futuro dei bambini mettendo in difficoltà in primis quelle famiglie che stanno già lottando per sopravvivere.

Le previsioni sono allarmanti: il numero totale di bambini che vive sotto la soglia di povertà potrebbe superare i 700 milioni entro la fine del 2020. Molte famiglie hanno subìto gli effetti economici della pandemia e non possono permettersi quindi le cose più basilari come cibo, acqua e cure.

Oltre ciò l’accesso all’istruzione viene sempre più messo in secondo piano andando a negare uno dei diritti dei bambini.

Anche in Italia la povertà aumenta e la mancanza di adeguate opportunità educative minaccia le fondamenta stessa del nostro Paese.

Già prima del Covid i bambini in povertà assoluta in erano oltre un milione.

(Immagine di didatticapersuasiva.com)

Perché serve la Giornata Mondiale dei diritti dei bambini

Nessuno direbbe che alcuni bambini hanno meno diritti di altri. Eppure, ancora oggi, molti bambini e adolescenti, anche nel nostro Paese, sono vittime di violenze o abusi, discriminati, emarginati o vivono in condizioni di grave trascuratezza e disagio.

Alcuni soffrono ancora la fame, la privazione degli affetti dei genitori e non frequentano la scuola.

Per questo è fondamentale ancora oggi ricordare i loro diritti in una giornata mondiale, parlarne ai bambini e sostenere il lavoro di associazioni onlus.

http://www.governo.it/it/media/giornata-nazionale-dei-diritti-dellinfanzia-e-delladolescenza-2020/15719

A cura di Laura Imperato

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