Nel terzo trimestre, è proseguita la fase di debolezza dell’economia italiana iniziata nel 2018 e il PIL, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,1% su base congiunturale.
Così l’Istat nella Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana in cui rivela che, dopo la fase di stagnazione della prima parte dell’anno, la spesa delle famiglie sul territorio economico ha segnato un aumento congiunturale significativo tra luglio e settembre.
L’evoluzione favorevole dei consumi e dei redditi – dice l’Istat – si è accompagnata a segnali ancora positivi provenienti dal mercato del lavoro.
A ottobre, continua l’istituto nazionale di statistica, la stima degli occupati è risultata in crescita rispetto al mese precedente (+0,2%, pari a +46 mila unità) e il tasso di occupazione è salito al 59,2% (+0,1 punti percentuali). Anche i dati sulla domanda di lavoro si sono attestati su livelli massimi del periodo.
Nel terzo trimestre, il tasso di posti vacanti destagionalizzato si è attestato all’1,1% nel complesso delle attività economiche e nei due settori aggregati dell’industria e dei servizi.In riferimento ai prezzi, dopo sei mesi si è registrata una inversione di tendenza nell’inflazione al consumo, anche se la dinamica complessiva rimane sempre molto moderata.
A novembre, in base all’indice per l’intera collettività, la crescita annua dei prezzi al consumo si è attestata al +0,4%, dopo il minimo del +0,2% di ottobre.
Prospettive per l’economia italiana
Nel report l’Istat sottolinea che il merito all’indice del clima di fiducia, a novembre, questi ha mostrato una flessione per i consumatori a seguito del peggioramento di giudizi e attese sulla situazione economica italiana e di aspettative più sfavorevoli sulla disoccupazione.
L’indice di fiducia delle imprese ha, invece, registrato un marginale miglioramento, rimanendo tuttavia su livelli molto inferiori rispetto alla media del 2018.L’incremento è stato diffuso a tutti i settori economici a eccezione delle costruzioni che hanno sperimentato una marcata riduzione.
Le imprese manifatturiere hanno segnalato un deterioramento delle attese di produzione e dei giudizi sugli ordini e il saldo dei giudizi sulle scorte è diminuito.
Pil visto in lieve accelerazione nel 2020 a +0,6
Nel 2019, il prodotto interno lordo (Pil) è previsto aumentare dello 0,2% in termini reali, in deciso rallentamento rispetto all’anno precedente. Così l’Istat nel report dal titolo “Le prospettive per l’economia italiana nel 2019-2020” secondo cui la crescita del Pil risulterebbe in lieve accelerazione nel 2020 (+0,6%).
Economia italiana ancora in fase di crescita bassa
L’economia italiana continua a essere caratterizzata da una prolungata fase di bassa crescita della produttività dice l’istituto nazionale di statistica secondo cui nell’anno corrente, la domanda interna al netto delle scorte fornirebbe un contributo positivo alla crescita del Pil pari a 0,8 punti percentuali.
Nell’ultima parte dell’anno, l’evoluzione del Pil è attesa proseguire sui ritmi dei mesi precedenti e la crescita in media annua attestarsi allo 0,2%. La domanda interna al netto delle scorte fornirà il principale contributo positivo (+0,8 punti percentuali), con apporti simili sia dei consumi delle famiglie sia degli investimenti.
In un contesto caratterizzato da un rallentamento degli scambi internazionali, il contributo della domanda estera netta risulterebbe minore (+0,2 punti percentuali).Previsto in leggera accelerazione (+0,6%) nel 2020, il tasso di crescita del Pil è rispetto al 2019, sostenuto dai consumi e dagli investimenti, nonostante una decelerazione della crescita stimata per questi ultimi.
Il contributo delle scorte è atteso ancora negativo, ma con una intensità decisamente minore (-0,2 punti percentuali) mentre il contributo estero si manterrebbe positivo (+0,1 punti percentuali).
Consumi in crescita moderata
Nel terzo trimestre del 2019, nei principali paesi europei la spesa per consumi ha mostrato invece segnali di ripresa dopo il rallentamento del precedente trimestre.
La Spagna ha segnato il tasso di crescita più elevato (+0,8%) mentre i consumi delle famiglie hanno segnato aumenti di intensità simile in Francia e Germania (+0,4%) trainati dall’aumento della spesa in beni durevoli (+2,4% e +1,3% rispettivamente).
Investimenti in rallentamento
Nel 2019, l’espansione del processo di accumulazione del capitale, continua l’Istat, è prevista in rallentamento (+2,2%) rispetto all’anno precedente (+3,2%).
La decelerazione degli investimenti è guidata principalmente dalla crescita contenuta della componente in macchinari mentre gli investimenti residenziali e quelli non residenziali sono previsti aumentare con intensità simile a quella dell’anno precedente.
Mercato del lavoro in miglioramento
Nel corso del 2019, il mercato del lavoro italiano ha sperimentato un andamento analogo a quello dell’area euro, caratterizzato da un miglioramento dell’occupazione e una riduzione della disoccupazione.
Le unità di lavoro totali sono aumentate con un ritmo costante nei primi due trimestri (+0,2% la variazione congiunturale) per poi accelerare lievemente tra luglio e settembre (+0,3%), sostenute dalla crescita dei dipendenti (+0,3% in tutti e tre i trimestri).
Nei prossimi mesi si prevede il proseguimento della fase di miglioramento del mercato del lavoro, ma con un’intensità più contenuta.
Tale andamento rifletterebbe, con un lieve differimento temporale, il progressivo rallentamento del ciclo economico.
TOP E FLOP DELLA SETTIMANA
TOP
Descrizione | Ultimo prezzo | Var% |
TRAWELL CO | 39 | +22,83% |
INNOVATEC | 0,124 | +20,39% |
CASTA DIVA GROUP | 0,642 | +14,64% |
CLABO | 1,25 | +14,16% |
BCA PROFILO | 0,245 | +13,95% |
SABAF | 13,44 | +6,67% |
SOSTRAVEL.COM | 2,06 | +5,91% |
SALCEF GROUP | 10,39 | +5,91% |
SOCIETA’ EDITORIALE IL FATTO | 0,582 | +5,82% |
CALEIDO GROUP | 1,12 | +5,66% |
Prepotente rialzo per Trawell Co, che archivia la sessione con una salita bruciante del 22,83% sui valori precedenti.
Nella giornata abbiamo assistito ad un avvio con forza ed apertura a 33,9 Euro sopra i massimi della seduta precedente, con rafforzamento delle quotazioni nel corso della sessione e chiusura in crescendo a 39 in prossimità dei massimi di seduta.
Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello del FTSE MIB. Al momento, quindi, l’appeal degli investitori è rivolto con più decisione a Trawell Co rispetto all’indice di riferimento.
Vigoroso rialzo per Innovatec, che archivia la sessione in forte guadagno, sopravanzando i valori precedenti del 20,39%.
I primi movimenti sono stati vivaci per il titolo, che ha preso il via a 0,113 Euro, superando il massimo della vigilia, per poi continuare ad incrementare la performance in giornata e finire in miglioramento a 0,124, attorno al livello migliore della riunione.
L’analisi del titolo eseguita su base settimanale mette in evidenza la trendline rialzista di Innovatec più pronunciata rispetto all’andamento dell’indice di riferimento. Ciò esprime la maggiore appetibilità verso il titolo da parte del mercato.
FLOP
Descrizione | Ultimo prezzo | Var% |
NB AURORA | 10,17 | -14,98% |
VISIBILIA EDITORE | 0,496 | -10,63% |
PORTALE SARDEGNA | 2,66 | -5,67% |
A.S. ROMA | 0,603 | -5,19% |
GIORGIO FEDON | 6,65 | -5,00% |
AQUAFIL | 6,46 | -3,44% |
SERI INDUSTRIAL | 1,435 | -3,37% |
POLIGRAFICI PRINTING | 0,59 | -3,28% |
CROWDFUNDME | 6,4 | -3,03% |
PORTOBELLO | 9,12 | -2,98% |
Ribasso scomposto per Nb Aurora, che archivia la sessione con una perdita secca del 14,98% sui valori precedenti.
Inizio di giornata sottotono per il titolo che ha segnato un primo prezzo a 10,58 Euro, sopra il livello inferiore di ieri, per poi perdere forza nell’arco della riunione e cadere al termine delle contrattazioni vicino al minimo di 10,17.
L’andamento di Nb Aurora nella settimana, rispetto al FTSE MIB, rileva una minore forza relativa del titolo, che potrebbe diventare preda dei venditori pronti ad approfittare di potenziali debolezze.
Seduta molto negativa per Visibilia Editore, che perde terreno, mostrando una discesa del 10,63%.
Nella giornata abbiamo assistito ad un avvio debole ed apertura a 0,54 Euro sopra i minimi della seduta precedente, seguito da un indebolimento che persiste nella giornata, per poi chiudere più debole a 0,496 in prossimità dei minimi di seduta.
Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello del FTSE MIB. Al momento, quindi, l’appeal degli investitori è rivolto con più decisione a Visibilia Editore rispetto all’indice di riferimento.
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