The society è una serie apertamente ispirata al romanzo di William Golding “Il Signore delle Mosche”, ma siamo certi che l’idea funzioni e convinca? Di seguito la recensione, rigorosamente senza spoiler!
La nuova serie aggiunta al catalogo Netflix il 10 maggio, The Society, è un buon prodotto che nasce con ottime premesse e si sviluppa attraverso dieci episodi, della durata di circa cinquanta minuti ciascuno.
Creata da Christopher Keyser e diretta da Tara Nicole Weyr e Marc Webb, la serie è una sorta di giallo con sfumature di mystery apertamente ispirate alla celebre e criptica Lost.
Trama
Siamo a West Ham, una cittadina borghese del New England in cui da qualche giorno la cittadinanza avverte una puzza pestilenziale ed insopportabile e di cui non riescono ad individuare la causa.
Preoccupati che il fenomeno possa comportare un danno per la salute delle persone, viene organizzata una sorta di gita per tutti gli studenti del liceo locale, in attesa che la cittadina venga liberata dal maleodorante problema, ma una forte tempesta impedisce agli scuolabus di proseguire e tutti sono costretti a rientrare.
I ragazzi, però, tornano in una città deserta. Non v’è traccia delle loro famiglie e sebbene tutto sembri esattamente come prima, i cellulari dei genitori squillano a vuoto.
Tra lo sbigottimento e lo scetticismo generale, i ragazzi dovranno imparare a mette da parte l’individualismo e a diventare una solida comunità, a darsi delle regole, degli obiettivi e soprattutto a ridurre sprechi e controllare lo sciacallaggio. Sarà tutt’altro che semplice controllare le teste calde, maturare rapidamente e soprattutto trovare il modo di sopravvivere.
Cast
Nel cast, tra gli altri, Kathryn Newton (in queste settimane al cinema con Detective Pikachu) e Rachel Keller (che ha già recitato in Fargo e Supernatural).
Gli attori hanno un gran potenziale e ce la mettono tutta, ma la storia potrebbe dare molto di più anziché focalizzarsi quasi morbosamente sui drammi adolescenziali e sulle relazioni amorose che intrecciano.
L’idea è intrigante e lo spettatore è portato ad immaginare come si comporterebbe se una simile circostanza gli si proponesse.
Ci sono decisioni che non sarebbe semplice prendere e ci sono comportamenti ed istinti che non sarebbe sempre possibile frenare.
Puntate
Le puntate scorrono gradevolmente, devo ammettere che un episodio tira l’altro e si ha quasi la sensazione di trovarsi in un lunghissimo episodio pilota, come se il meglio dovesse ancora venire.
Non a caso è facile intuire che sarà presto confermata per una seconda stagione, data l’intensità che la narrazione raggiunge episodio dopo episodio e che però nell’ultimo subisce una brusca interruzione, lasciando lo spettatore con innumerevoli interrogativi irrisolti.
Menzione speciale alla colonna sonora, veramente accattivante e attuale.
Voto: 6.5
Voi cosa ne pensate? Quali sono le vostre serie preferite e di quali vorreste leggere la recensione? Ci tengo a precisare che le recensioni saranno sempre rigorosamente senza spoiler!
Articolo a cura di Luana Fusco
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