I LIBRI DI FIORE: ”Zio Cardellino” di Luciano De Crescenzo

Fiore, appassionata di lettura

Questa settimana vogliamo ricordare uno scrittore, regista, attore e, direi, filosofo dell’era moderna, Luciano De Crescenzo.

Reso noto dal romanzo” Così parlò Bellavista” in cui descrive le realtà più bizzarre di Napoli esaltando le mille contraddizioni della sua bellissima città natale.

E con la sua “Storia della filosofia “grande merito va riconosciuto al nostro scrittore di essere riuscito attraverso una  prosa semplice e chiara, per certi versi  ironica e accattivante, ad avvicinare i lettori alla storia della filosofia, appunto.

Attraverso i libri di De Crescenzo ed il suo scrivere chiaro e gioviale Socrate, Platone, Leibniz, Spinoza e molti altri filosofi, il cui pensiero ostico a scuola malvolentieri dovevamo sforzarci di capire, sono diventati degli amici e le loro importanti riflessioni semplificate e molto più comprensibili.

Immagine da www.termometropolitico.it

Insomma ha avuto il grande merito di saper coniugare divulgazione e divertimento.

Ma questi non sono gli unici testi del nostro scrittore, dal 1977 anno di pubblicazione di “Così parlò Bellavista” ha regalato al suo pubblico oltre 40 libri tradotti in circa 21 lingue.

Il 18 luglio ricorre il primo anno dalla sua morte e abbiamo voluto ricordarlo non attraverso la sua opera più nota ma attraverso la storia di uno dei suoi personaggi più simpatici, fantasiosi e direi autobiografici, e vediamo subito il perché..

IL LIBRO

Oggi vi proponiamo la lettura di “Zio Cardellino”. Lo stesso Luciano nella prefazione dice ”io stesso, rileggendo le bozze, non ho ancora capito se si tratta del racconto della mia vita”.

In effetti è innegabile riscontrare delle grosse somiglianze tra lo scrittore e il suo personaggio. Noi rivediamo in Luca Perrella, napoletano, che vive a Milano e lavora come dirigente per una grande multinazionale proprio lo stesso Luciano De Crescenzo, il quale infatti prima di divenire un famoso scrittore era stato dirigente alla IBM.

Un bel giorno però il dottor Perrella, parlando con un suo superiore emette un suono molto simile al cinguettio di un uccellino . Che gli succede?

Vuol prendere in giro il capo, rischiando il “posto fisso” e sicuro?

LA METAMORFOSI

È la manifestazione della sua iniziale follia oppure veramente sta iniziando in lui un processo di metamorfosi? Una cosa è sicura questo suo fischiettare destabilizza tutto il mondo di apparente  e pretesa perfezione che lo circonda.

I suoi superiori, senza poter nulla eccepire al suo lavoro, che continua ad essere preciso e puntuale, si scandalizzano di questo atteggiamento “diverso” perché può risultare imbarazzante per il buon nome dell’azienda.

Anche in famiglia, una famiglia borghese e legata alle apparenze, il dottor Luca Perrella non viene più accettato, emarginato e perde ogni stima da parte della moglie.

Man mano la sua trasformazione continua, Luca non riesce più ad adeguarsi al mondo ipocrita del lavoro dove tutti sono soffocati dalla gerarchia e da atteggiamenti di ossequio e subordinazione.

Trova il suo ambiente congeniale nei parchi e giardini della città, dove si sente libero, leggero, sereno a contatto con la natura ed in famiglia accetta solo le cure e attenzioni della piccola di casa, la nipote Chicca, simbolo di innocenza e fantasia non ancora contaminate dalla società e i suoi dettami.

Si alternano avventure rocambolesche e inimmaginabili fino al giorno in cui il nostro Luca Perrella troverà la propria libertà …in che modo? Beh, lasciamo a voi leggere e scoprire come.

LA MIA OPINIONE SUL LIBRO ”Zio Cardellino” di Luciano De Crescenzo

Zio Cardellino è la storia di una ribellione, di un riscatto dalle false convinzioni e condizionamenti sociali.

Quante volte recandoci a lavoro, viaggiando verso abitudini che non sempre condividiamo ci sentiamo richiamare da una voce interiore, come capita al dottor Perrella nei primi capitoli, “Luca dove vai? Luca che diavolo di lavoro vai a fare? “ e vorremmo dirigerci altrove?

Salvo poi a far prevalere il timore di perdere le certezze del lavoro sicuro, il posto fisso che ci fa pagare bollette e scadenze.

Ma Luciano De Crescenzo attraverso il suo personaggio e attraverso l’esempio della sua stessa vita, ci dimostra che “tutto si può, se veramente lo si desidera” perfino volare…

Luciano De Crescenzo, osò licenziarsi dalla IBM alla ricerca di un posto nel mondo che fosse a lui più congeniale e il suo cambiamento al di là della fama, fu motivo di una vita più felice e gratificante.

Concludo con una delle sue  frasi che più mi emozionano , perché è una frase di speranza e di incoraggiamento per tutti, perché “tutti possiamo reinventarci. Se ci accorgiamo di non essere felici, diamoci una seconda possibilità “!

https://www.instagram.com/p/B-410JWAxtg/?igshid=jt1kj57nx2ch

Articolo a cura di Fiore Rea

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