Alghe: perché possono essere utili nella dieta

Nutrizionista seduto alla scrivania con il camice
Dott. Pasquale Napolitano

L’utilizzo delle alghe, sebbene siano cibi estranei alla nostra tradizione culinaria, sta lentamente diventando un’alternativa e una novità.

Le proprietà benefiche di queste “verdure di mare” sono sempre più evidenti e sono impiegate principalmente per condire, come contorno o per accompagnare piatti più complessi. Sono disponibili in molte forme diverse: in polvere, in foglie, essiccate o vendute come integratori in capsule.

In realtà, le alghe possono anche costituire la base per infusi e tisane senza perdere le loro proprietà: le più adatte sono sicuramente quelle appartenenti alla famiglia delle alghe brune che presentano più componenti biodisponibili e bioattive.

Le alte temperature con cui vengono preparati infusi e tisane spesso permettono la fuoriuscita dalle alghe di componenti e sostanze di natura diversa, come ad esempio fucoidan e arginato. Questi sono polisaccaridi che fanno parte della fibra alimentare e che, disciogliendosi nell’acqua, garantiscono un effetto positivo per la salute.

Tipologie utilizzate

Tra tutte le specie di alghe, le più adatte alla preparazione di tisane e infusi sono quelle di seguito elencate.

Alga Fucus

Caratteristiche: alga bruna ricca di iodio, che ha un’azione stimolante a livello tiroideo. Il potere dimagrante di quest’alga è dato proprio da questa caratteristica: la stimolazione tiroidea porta ad un aumento del metabolismo, favorendo una più rapida degradazione dei nutrienti e dei grassi e conseguenzialmente una minor ritenzione di liquidi. L’effetto diuretico è secondario a questo meccanismo.

È collegata a quest’alga anche la capacità di ridurre i livelli di colesterolo totale e di assorbire l’acido in eccesso nello stomaco, utile nel caso di reflusso gastroesofageo o acidità.

Per la presenza di fibre è considerata anche un rimedio per la stipsi e per attenuare il senso di fame.

Preparazione: unire 20 g di alga Fucus in 200 ml di acqua e far bollire per dieci minuti, far raffreddare il preparato prima di filtrarlo e consumarlo.

Controindicazioni: l’alga Fucus non è consigliata in situazioni di ipertiroidismo, gravidanza e allattamento. Il suo eccessivo consumo potrebbe portare a insonnia e irritabilità.

Alga Kombu

Immagine da https://www.vegolosi.it/

Caratteristiche: alga bruna ricca di iodio con proprietà simili alla Fucus. Anch’essa è utilizzata per promuovere la stimolazione metabolica, contrastando la ritenzione idrica e la stipsi.

Presenta inoltre una buona percentuale di mannitolo e glucosio che conferiscono un potere dolcificante, anche se il gusto dell’alga Kombu è tra i più forti e decisi.

Preparazione: per gli infusi è utilizzata la forma essiccata che viene poi tagliata in piccoli pezzi o ridotta in polvere; l’acqua viene fatta bollire ed è versata direttamente sulle foglie o sulla polvere con l’aggiunta di un pizzico di sale.

Il sapore unami (il quinto gusto spesso presente nella cucina giapponese) è dato dalla polvere bianca presente sulla Kombu.

Controindicazioni: l’alga Kombu non è consigliata in situazioni di ipertiroidismo, gravidanza e allattamento. Un suo eccessivo consumo può portare insonnia e tachicardia.

Alga Wakame

Caratteristiche: alga bruna ricca di calcio, iodio, vitamina C e vitamine del gruppo B. È utilizzata per contrastare le anemie, l’osteoporosi e varie disfunzioni tiroidee e, per l’elevata presenza di una sostanza chiamata fucoxantina, è impiegata anche nelle diete dimagranti, data la sua azione che promuove l’utilizzo e la successiva eliminazione del grasso corporeo in eccesso.

Preparazione: unire un cucchiaino di alga Wakame in foglie in una tazza di acqua bollente.

Controindicazioni: l’alga Wakame è sconsigliata in situazioni di disturbi metabolici, gravidanza e allattamento.

Benefici degli infusi

In generale si può quindi affermare che il consumo di infusi a base di alghe può avere effetti benefici:

  • sul sistema gastrointestinale a vari livelli, grazie ad esempio alla presenza di fibra;
  • a livello tiroideo e sui meccanismi metabolici;
  • contro fenomeni di ritenzione idrica e stipsi.

Consigli per il consumo

Un problema legato alla preparazione e al consumo di bevande a base di alghe è il forte odore che si sprigiona, caratteristico di ambienti portuali e marini.

Si è visto che trattare le alghe attraverso processi di sbiancamento, ovvero farle bollire in contenitori diversi, può migliorare la qualità del sapore e renderlo più accettabile, soprattutto per le persone che non sono abituate ai particolari aromi orientali e che vorrebbero avvicinarsi al consumo di queste.

Un’altra strategia che viene attuata è quella di commercializzare infusi di alghe uniti a diversi tipi di tè che conferiscono un aroma sempre molto particolare, ma sicuramente meno marcato.

In conclusione, tutti i benefici legati al consumo di alghe sono ancora oggetto di numerosissimi studi ed anche se la validità delle loro proprietà è supportata dai primi risultati ottenuti e da svariate testimonianze, l’Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) non ha ancora approvato alcuna certificazione che attesti ufficialmente i loro benefici.

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Articolo a cura di Dott. Pasquale Napolitano

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