COVID-19: DALLA FASE 2 ALLA FASE 3

Sono Vincenzo Balzano, Ispettore Principale, Consulente Finanziario e Assicurativo per Alleanza Assicurazione Spa

L’ Europa dimostra di essere lenta, lunga, poco reattiva nelle decisioni economiche post-Covid-19.

Dimostra di non essere in grado di prendere delle decisioni rapide nella misura in cui lo necessitano, come invece hanno fatto gli USA.

Goldman Sachs ha aggiornato le previsioni dell’ EUROAREA e dell’ INGHILTERRA (quest’ultima non ha caso è stata considerata già fuori dell’Europa anche se la Brexit non è stata “completata”) in termini negativi, peggiorando il secondo quarter 2Q del 2020 che non sarà nemmeno recuperato nel terzo quarter 3Q e nel quarto 4Q.

Secondo queste previsioni la nostra ITALIA nel 2021 non avrà recuperato nemmeno la metà di quello che è stato perso nel 2020.

Immagine da (https://www.we-wealth.com)

Il 27 Maggio del 2020 la COMMISSIONE EUROPEA  caccia un coniglio dal cilindro, la NEXT GENERATION FUND EU, con ottime caratteristiche positive e tanti limiti oggettivi.

I punti della proposta sono :

  • 500 miliardi di euro di sovvenzioni (quindi a fondo perduto) + 250 miliardi di euro di prestiti ;
  • Aiuti ai Paesi/settori maggiormente colpiti dalla pandemia (Italia, Spagna, Polonia)
  • I fondi verranno raccolti dalla Commissione EU (rating AAA) attraverso il collocamento di BOND con scadenza tra il 2028 e il 2058 8in questo caso, siccome ci saranno emissioni di bond (obbligazioni) ci sarà un debito da parte dei paesi che ne beneficeranno;
  • I Bond saranno rimborsati attraverso il BILANCIO dell’ Unione Europea 2021-2027, nella misura di 1.100 miliardi di euro; quindi in questo caso a pagare saranno gli Stati,

Se vogliamo essere precisi, non si tratta di una sovvenzione a fondo perduto, MA IL DEBITO c’è!

LA QUESTIONE DEL DEBITO

Questo debito è sulle spalle della Commissione Europea che va a rivalersi attraverso il budget europeo nei confronti degli Stati a seconda della percentuale di contribuzione.

Quindi, il NEXT GENERATION FUND EU è la prima forma di mutualizzazione del debito (post COVID-19), in quanto tutti i Paesi ne sono corresponsabili (base per un SAFE ASSET EU).

Immagine da (https://www.finanzaoperativa.comeu/)

E’ un debito che andrà ripagato (il ruolo della BCE come investitore sarà cruciale), che potrebbe arrivare in tempi lunghi (2021!!!!!!!) e dopo un lungo iter autorizzativi in grado di modificarne gli elementi essenziali.

Soldi che dovranno essere restituiti attraverso il bilancio comunitario, dove l’ Italia partecipa con il tasso del 12%, quindi significa che in realtà l’ Italia restituirà meno soldi di quelli che ottiene.

E’ quindi necessario, per mantenere un equilibrio all’interno di Eurolandia, che i Paesi più forti, come la Germania , effettuino dei trasferimenti di fondi nei confronti dei Paesi più deboli.

IL FATTORE TEMPO

Tra i tanti elementi negativi della proposta , cè un fattore che non può essere trascurato:

Il TEMPO: il primo appuntamento è il 18 giugno 2020 quando il Consiglio europeo si riunirà e ci sono Paesi del Nord come (Danimarca, Svezia, Olanda e Austria) che pongono una serie di condizioni, spingerebbero infatti per una porzione esclusiva dei PRESTITI; inoltre i Pesi dell’ EST EUROPA, teme che una porzione di contributi europei (che ogni anno ricevono), verrà dimezzata.

Se effettivamente arriveremo al 2021 ci saranno conseguenze negative per tanti Paesi, tra cui l’ Italia, che dovranno attingere momentaneamente ad altre forme (vedi il mio articolo precedente sulla Patrimoniale).

LA SITUAZIONE MONDIALE

Com’è la situazione nel Mondo?

CINA: il Pil cinese non registrava un andamento negativo su base trimestrale da quando vengono effettuate le registrazioni statistiche (presumibilmente da oltre quarant’anni). 

AMERICA: in un mese e mezzo oltre 30 milioni di americani hanno perso il lavoro, portando il tasso di disoccupazione ai minimii postbellici alla doppia cifra percentuale (cancellando tutti i posti di lavoro creati post GRANDE CRISI FINANZIARIA). 

Immagine da (https://senzanubi.wordpress.com)

Il modello americano e il modello economicamente fragile dal punto di vista della tutela di lavoro ed essendo il pil americano del 70% dipendente dei consumi, e ho più di processo di perdita di lavoro a un’incidenza altissima sui consumi, anche se ci sono stati i sussidi tempestivi e veloci rispetto da quanto fatto dall’Europa.

E in America la flessibilità del mercato del lavoro tanto quanto nelle fasi positive, incide con una ripartenza notevole nel mercato del lavoro; tanto quanto nelle fasi negative (rispetto alla situazione europea) a una tutela del lavoro molto bassa.

IN SINTESI

Dal 2010 ad oggi in America si sono creati 22 milioni di posti di lavoro (in 10 anni!) …… in queste settimane si sono persi 32 milioni di posti di lavoro!!!

USA-Cina: a new cold War?

27 maggio del 2020: Robert O’ Brien (US Chairman National security Advisor), dichiara:”gli USA dovranno prendere atto che Hong Kong non è più autonomo, cancellando i privilegi e trattamenti speciali di cui gode. È difficile che Hong Kong rimanga il centro finanziario di tutta l’Asia.

28 maggio del 2020: il congresso nazionale del popolo cinese approvato la legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong, che punita secessione, sovversione del potere statale, terrorismo, atti che mettono a rischio la sicurezza nazionale (e la fine dell’accordo “UN PAESE DUE SISTEMI”  definito nel 1997 tra Londra e Pechino, che sarebbe dovuto durare cinquant’anni).

Chiaramente quello che accade Hong Kong è gravissimo non c’è modo di rassegnerà dell’orizzonte perché ambedue leader, Donald Trump e xi Jimping hanno un’anima nazionalista in questo momento si sentono spinti a seguire i loro istinti.

Ed essendo in difficoltà all’interno per la crisi economica post-pandemia, Trump e che si sono altresì convinti che opporsi con durezza alla super potenza avversaria li renda più popolari e che ciò comporti un vantaggio politico.

Anche perché oggi Trump E alle prese con 40 milioni di americani che hanno perso il lavoro e ho bisogno di un capro espiatorio e la Cina e quello ideale, come dichiarato dal capo di Eurasia, Bremmer.

A mio parere andrà sempre peggio anche se non prevedo rotture improvvise, brutali da qui alle prossime presidenziali.

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