Codice della strada tutte le novità

Sono numerosissime le novità contenute nel testo della riforma del Codice della strada già approvato in Commissione Trasporti, che approderà la settimana prossima alla Camera per poi passare all’esame del Senato.

Biciclette

(Immagine di wired.it)

Per le biciclette entrerà la definizione di “Casa avanzata”. Ovvero una linea di arresto dedicata alle biciclette in posizione avanzata rispetto a quella di arresto per tutti gli altri veicoli che potrà essere realizzata lungo le strade con limite di velocità fino a 50 km/h.

Nelle intersezioni semaforizzate, questa potrà essere estesa a tutta la carreggiata o semicarreggiata e sarà posta a una distanza di almeno 3 metri rispetto alla linea di arresto dei veicoli.

Nei centri abitati, su strade con limite di velocità inferiore o uguale a 30 km/h, le biciclette potranno circolare in senso opposto al senso unico consentito.

Ciò, afferma la legge, “indipendentemente dalla larghezza della carreggiata, dalla presenza e dalla posizione di aree per la sosta veicolare e dalla massa dei veicoli autorizzati al transito”. Ovviamente il «doppio senso ciclabile» dovrà essere opportunamente segnalato.

Cinture di sicurezza e casco

(Foto di investireoggi.it)

Al mancato uso delle cinture di sicurezza da parte di un passeggero maggiorenne ne rispondeva esclusivamente il trasgressore. Con le modifiche ne risponderà anche il conducente; 83 euro di multa e 5 punti in meno dalla patente.

Questa non si applicherà al conducente di taxi o Ncc.

Moto

(Foto di omnimoto.it)

Finalmente sarà possibile accedere ad autostrade e tangenziali con motocicli non inferiori ai 120cm3.

Per i motocicli con motore elettrico il limite di potenza sarà di 11 kW; per guidare questi veicoli in autostrada, sarà necessario essere maggiorenni e avere almeno due anni di patente.

Multe

(Immagine di pisatoday.it)

I comuni potranno conferire il potere di accertare e contestare il divieto di sosta e di disporre la rimozione dei veicoli in divieto di sosta a dipendenti comunali o delle società, pubbliche o private, che gestiscono la sosta o i parcheggi o al personale ispettivo delle aziende di trasporto pubblico locale.

Dovranno pubblicare sul proprio sito internet i proventi delle multe per violazione dei limiti di velocità su strade di proprietà di altri enti. Lo stesso faranno i ministeri delle Infrastrutture e dell’Interno.

In caso di veicolo in divieto di sosta, dovrà essere lasciato su di esso un preavviso di violazione che consenta al trasgressore di pagare la sanzione scontata senza spese di notifica.

Tale preavviso sarà appositamente normato e avrà valore legale.

Dispositivi elettronici

Con la riforma il divieto è esteso a “smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante”.

La multa sale da 165 a 422 euro con sospensione della patente per un periodo compreso tra sette giorni e due mesi. Alla seconda violazione in due anni la multa sale a 644 euro e la sospensione della patente andrà da uno a tre mesi con dieci punti di decurtazione.

(Immagine di altalex.com)

Punti patente

Ogni violazione comporterà una decurtazione dei punti sulla patente. In caso di perdita per infrazioni non contestate su strada, la comunicazione dell’identità del trasgressore sarà obbligatoria solo se il trasgressore sarà diverso dal proprietario dell’auto.

Scomparirà anche la comunicazione ministeriale di avvenuta decurtazione.

Leggi anche:

Leggi anche: https://cercolinfo.it/index.php/2019/07/20/cinema-e-serie-tv-ed-e-subito-sera/

Lascia un commento