Tutti i segreti del risparmio – News dalla situazione economica italiana e mondiale

Sono Vincenzo Balzano, Ispettore Principale, Consulente Finanziario e Assicurativo per Alleanza Assicurazione Spa

SITUAZIONE ECONOMICA ITALIA: SORPASSO STORICO DEI BTP ITALIANI CON QUELLO DEI GRECI

Tra le notizie che caratterizzano la situazione economica italiana e mondiale c’è il sorpasso dei BTP italiani con quelli greci.

Il rendimento del Btp Italiano a 5 anni ha superato quello dell’equivalente greco dopo che venerdi mattina è stato battuto a 1,74% contro l’1,68%. Vicino al sorpasso anche il decennale.

Giovedì 30 maggio, il differenziale tra i due titoli era sceso sotto i 40 punti base per la prima volta dal 2008, quando iniziava la crisi del debito in Grecia.

Si tratta di una notizia pessima per i conti pubblici italiani, indicando che gli acquirenti si fidano sempre meno dell’Italia. A questo si aggiunge le spread tra i decennali italiani e quelli tedeschi che oggi era tornato a quota 294.

Il sorpasso dell’Italia verso la Grecia, non solo con valore simbolico, assume un significato ancora più importante mentre il Governo discute di riforme fiscali.

Bandiere Italia-Grecia

Secondo alcune fonti di La Repubblica, i 5 Stelle avrebbero aperto all’ipotesi di flat tax in “deficit”, sostenuta anche dal Ministro Tria.

Sulla stessa linea si era posto Matteo Salvini, interpretando le parole di oggi del Governatore di BankItalia, Ignazio Visco, “Bene la relazione della Banca d’Italia, che conferma la necessità di uno shock fiscale per far ripartire l’economia italiana”, iniziava Salvini, per poi ribadire che “la flat tax è la prima riforma che governo e Parlamento dovranno discutere”, ignorando il passaggio di Visco in cui affermava che i tagli alle entrate devono essere sostenibili e che “col deficit non si cresce”.

Sul tema, però, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, era intervenuto affermando che “il progetto di flat tax non è ancora arrivato a Palazzo Chigi”, rimandando la discussione a lunedì quando si farà “il punto della situazione”.

Conte ha detto di voler parlare “agli italiani”, spiegando che “questo è il Governo del cambiamento, della chiarezza”.

Intano, il Governo dovrà rispondere alla lettera della Commissione europea, in cui si chiedeva all’Italia le regioni dello sforamento delle regole della UE in tema di debito pubblico.

SITUAZIONE ECONOMICHE DAL MONDO: FERMATE TRUMP

Trump a sorpresa ha annunciato che dal 10 giugno saranno imposti dazi su tutti i prodotti “made in Mexico” esportati negli Stati Uniti. Le barriere tariffarie saranno del 5% in un primo momento, ma saliranno al 25% a ottobre.

Il presidente vuole costringere il governo messicano a intervenire con politiche più incisive per contrastare i flussi di immigrazione clandestina.

Donald Trump (Immagine di Rollingstone.com)

L’annuncio è arrivato come una doccia fredda sui mercati, ieri tutti in calo, a conclusione del peggiore mese dell’anno: per Wall Street si tratta del primo mese di maggio negativo dal 2012.

Nelle ultime settimane Trump:

  • alzato il tiro delle sue politiche protezionistiche.
  • aumentato i dazi contro la Cina, rompendo di fatto i negoziati.
  • messo il bando su Huawei e su chi collabora con lei
  • deciso di tassare il Messico contro i clandestini.

Sui timori per le conseguenze di questa politica muscolare gli investitori e i risparmiatori hanno perso tanti soldi in questo mese. I dati sembrano quelli di un bollettino di guerra. Tutti con il segno meno.

A maggio il Dow Jones e l’S&P 500 hanno perso il 6,52% (fino a metà seduta di ieri), il Nasdaq il 7,85%. In Europa lo stesso.

L’indice Stoxx 600 ha ceduto il 6,07%. Maglia nera tra i listini europei è Piazza Affari che ha lasciato sul terreno quasi il 10% (-9,99%).Il Nikkei a Tokyo ha ceduto il 7,45%.

Risultano pesanti, ovviamente, i mercati cinesi, con la Borsa di Shanghai che ha perso il 7,59% e quella di Hong Kong addirittura il 9,42% , infatti i dazi al Messico complicano anche i rapporti con la Cina, già sul filo del rasoio.

Gli americani tornano a produrre negli Usa

Trump su Twitter difende la decisione che costringerà le aziende americane che hanno delocalizzato a tornare a produrre negli Usa.

Peter Navarro, l’economista ispiratore delle politiche protezionistiche del presidente, sostiene che è «una mossa brillante». Non ci saranno conseguenze per i consumatori americani. Invita gli investitori «a stare calmi».

L’ondata di vendite sui mercati sembra dire altro; così come dicono altro i produttori manifatturieri americani – la Camera di commercio Usa e altre organizzazioni – che sono sul piede di guerra e minacciano lunedì di far causa alla Casa Bianca.

Sui mercati al momento sembrano comunque contare solo le guerre dei dazi.

A soffrire, con i listini azionari, non è solo il petrolio ma anche altre materie prime,in particolare quelle più sensibili al ciclo economico.

Washington rischia intanto ritorsioni dal Messico che potrebbero avere un impatto ancora più pesante su altre materie prime, in questo caso di marca ribassista. Il Messico è la prima destinazione dei prodotti petroliferi «made in Usa».

TITOLI TOP

Come ogni lunedì, vediamo quali sono i titoli TOP e FLOP

TOP Ultimo Var%
Juventus Fc 1.532 +5.11%
Gequity 0.0358 +3.47%
Caltagirone Edit 1.12 +3.23%
Neurosoft 1.62 +3.18%
Sit 8.2 +3.14%
Renergetica 3.64 +2.82%
B.F 2.57 +2.80%
Vianini 1.19 +2.59%
Go Internet 1.45 +2.11%
Energica Motor Company 2.44 +2.09%

Nei titoli TOP la Juventus Fc va a gonfie vele, le azioni del club bianconero salgono di oltre il 2%, mettendo a segno la migliore performance del FTSE MIB, che perde oltre un punto e mezzo percentuale.

Il mercato aspetta di conoscere il nome del nuovo tecnico della Juventus, dopo l’addio alla panchina di Massimiliano Allegri, che ha allenato il club controllato da Exor al 63,77% per 5 anni.

Dal 2014 al 2019, vincendo ogni anno il campionato italiano di Serie A, quattro Coppa Italia (dal 2014 al 2018), due Supercoppa italiana (2015 e 2018), e raggiungendo due volte la finale di Champions League (2015 e 2017).

Dal livello più basso toccato dopo l’uscita dalla Champions League alla chiusura di ieri, il titolo Juventus ha recuperato circa il 30% del suo valore borsistico passando da 1,1885 euro per azione del 24 aprile 2019 (il 16 aprile la Juventus è stata eliminata dalla competizione europea), a 1,458 euro della chiusura di ieri. Il massimo toccato oggi è di 1,499 euro per azione.

Andamento azioni FC Juventus (grafico da money.it)

Vigoroso rialzo per Gequity, che archivia la sessione in forte guadagno, sopravanzando i valori precedenti del 3,47%.

L’esordio è stato stabile rispetto alla conclusione del giorno precedente, seguito da un progressivo miglioramento nel corso della riunione.

L’analisi del titolo eseguita su base settimanale mette in evidenza la trendline rialzista di Gequity più pronunciata rispetto all’andamento dell’indice di riferimento. Ciò esprime la maggiore appetibilità verso il titolo da parte del mercato.

Andamento azioni Gequity (grafico da money.it)

TITOLI FLOP

FLOP Ultimo Var%
Cose Belle D’italia 0.356 -12.75%
Innovatec 0.024 -11.76%
Ecosuntek 5.4 -10.00%
Enertronica 0.96 -5.88%
Pininfarina Spa 1.53 -5.79%
Caleido Group 0.605 -5.47%
Grifal 4.71 -4.85%
Piteco 5 -4.76%
Fiat Chrysler Automobiles 11.438 -4.76%
Conafi 0.283 -4.71%

Nei titoli FLOP seduta molto negativa per Cose Belle D’Italia, che perde terreno, mostrando una discesa del 12,75%.

L’esordio è stato problematico per il titolo che ha proposto un’apertura a 0,391 Euro, mostrando uno strutturale indebolimento, che ha ricompresso ulteriormente le quotazioni con scomposto avvitamento in chiusura a 0,356, a ridosso dei minimi di sessione.

Lo scenario tecnico visto ad una settimana del titolo rispetto all’indice, evidenzia un rallentamento del trend di Cose Belle D’Italia rispetto al FTSE MIB, e ciò rende il titolo potenziale obiettivo di vendita da parte degli investitori.

Andamento azioni Cose belle d’ Italia (grafico da finanza-mercati.ilsole24ore.com)

Aggressivo ribasso per Innovatec, che flette in maniera scomposta, archiviando la sessione con una perdita dell’11,76%.

L’esordio è stato debole per il titolo che ha avviato la giornata a 0,0262 Euro sopra il bottom della sessione precedente per poi deteriorare la propria performance nel corso della riunione e terminare ancor peggio a 0,024 sul livello più basso della seduta.

Se si confronta l’andamento del titolo con l’indice FTSE MIB, su base settimanale, Innovatec mantiene forza relativa positiva rispetto all’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso (performance settimanale +2,56%, rispetto a -2,82% del principale indice della Borsa di Milano).

Andamento azioni Innovatec (grafico da finanza-mercati.ilsole24ore.com)

A cura di Vincenzo Balzano

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