Cari lettori, buonasera. Innanzitutto grazie perchè vi ritrovo qui a leggere questa rubrica, sintonizzatevi tutti e ripartiamo.
Spero che nella prima stagione abbiate trovato quello che stavate cercando e cioè una guida che vi facesse fare quel salto di qualità nelle relazioni, in tutte le relazioni, da quelle di lavoro a quelle con la famiglia, con gli amici, fino alle nuove conoscenze in particolare con l’altro sesso e soprattutto tutti i giorni, dal lavoro al tempo libero compreso i momenti di relax a casa.
Se così è stato, sono contento. Se invece vi foste persi qualche appunto per strada, ripartiamo proprio da qui, ovvero dai concetti base da appuntare per iniziare nel migliore dei modi una nuova stagione di eleganza maschile.
Per questo, se fino ad oggi avete cercato di vestirvi in modo formale pensando che formale fosse elegante, leggendo questa rubrica, vi siete accorti di quanto stavate sbagliando?
Vestirsi formale è sempre elegante?
Per capirlo, vi descrivo una situazione che mi è capitata in prima persona.
Per un periodo della mia vita mi sono ritrovato, un pò come nell’armadio del protagonista di nove settimane e mezzo, ad avere camicie bianche, che indossavo dalla mattina fino alle uscite dopo cena, e abiti scuri, principalmente grigi o blu.
Non parliamo dei calzini, rigorosamente neri, tutti neri, e delle scarpe, francesine e derby, di colore nero o marrone scuro.
Con questo abbigliamento, pensando di distinguermi in modo netto dalla quasi totalità dei miei colleghi, ho finito per risultare scontato e incredibilmente anonimo. Mi vestivo come se indossassi una divisa.
E fuori dall’ambiente di lavoro?
Esattamente all’opposto: Jeans, maglietta e scarpe da ginnastica, molto informale sicuramente ma anche molto ma molto, ancora una volta, anonimo.
Non è quello che voglio e adesso, e spero che leggendo la mia rubrica, mettiamo un’attimo da parte il nostro mondo e ripartiamo.
Desidero sempre cambiare e migliorarmi perchè prima di poter proferire una sola parola a chi mi sta di fronte, sono conscio che il mio aspetto parla per me.
Il vestirsi e il coprirsi
Spero che sia un concetto assodato anche per voi e che vi spinga a riflettere sulla enorme differenza che passa tra il vestirsi e il coprirsi.
Come ho detto a più riprese, in rete si trova un pò di tutto quando parliamo di eleganza maschile ma in nessun sito o blog troverete le indicazioni preziose che scrivo qui sotto forma di appunti e che potete mettere in pratica fin da subito.
È proprio per questo che la rubrica è scritta con un linguaggio chiaro, immediato e cerca di essere esaustiva per i tanti argomenti trattati.
Appunti:
“L’importanza di come deve vestire un capo, l’attenzione al dettaglio, dall’orologio, alla pochette, alla cravatta, alla bretelle e a tutti gli accessori che rendono un uomo molto elegante e assolutamente attraente sono l’unica cosa che conta.“
Attraente è la prima parola che ho messo nella lista degli obiettivi da stilare, prima di scrivere questi articoli.
Pertanto questa nuova stagione di Appunti di Eleganza, tratterà di dettagli. Dettagli che fanno la differenza nella scelta di un capo, di un accessorio e, perché no, di un intero outfit.
Concludo dicendovi che ho iniziato questo percorso di crescita personale verso l’eleganza con grande entusiasmo e con la consapevolezza di vedere importanti miglioramenti, le stesse emozioni che riverso qui sul giornale che mi ha dato la possibilità di parlarne.
A presto e ancora grazie.
Mimì.
Leggi anche:
Leggi anche: https://cercolinfo.it/index.php/2020/01/10/34-appunti-per-scegliere-gli-stivaletti/