La data da segnare è Sabato 18 Gennaio e la manifestazione è organizzata dall’Azione Cattolica che invita tutti i cittadini e associazioni del territorio napoletano ad unirsi per la Marcia della Pace.
E’ la 1° Edizione e siamo pronti a dire “No alla Guerra“. La marcia è ispirata al messaggio di Papa Francesco per la 53° giornata mondiale della pace 2020.
Il Titolo della Manifestazione è “Accogliere nella pace“, sottolineando il mezzo con il quale si contrasta la guerra, cioè, l’accoglienza del prossimo. 30 anni fa cadeva il Muro di Berlino e oggi si sta vivendo un periodo di instabilità con la guerra dietro l’angolo.
I bambini, i giovani e gli adulti vogliono farsi sentire e gridare “PACE” al mondo e ai governanti.
“Dobbiamo riempire le strade e farci notare affinchè tutti possono sentirsi vicino a tale tematica e prendere le parti della pace e non della guerra”, così i ragazzi dell’ Azione Cattolica si apprestano a vivere la manifestazione, dando appuntamento a tutti nel “Piazzale dei Platani” a Cercola alle ore 16.30.
Si concluderà l’evento alle ore 18.30 nella Parrocchia Immacolata Concezione di Cercola con la Celebrazione Eucaristica.
Associazione Cattolica Cercola
L’azione Cattolica di Cercola muove i primi passi 2 anni fa iniziando un cammino con un anno di prova affinché si capisse se effettivamente sarebbe potuta nascere nel quartiere Carafa.
Dopo 1 anno ha raggiunto grandi obiettivi e la comunità chiedeva qualcosa e così nacque ufficialmente con i primi tesserati (ad oggi circa 30) e il primo Consiglio, il cui presidente è il Cercolese Luca Ascione, che ha avviato l’ Azione Cattolica dei Giovani e l’AcR.
Quest’anno siamo entrati nel triennio successivo con nuovi obiettivi e progetti tra cui la Marcia della Pace.
Messaggio di Papa Francesco
«La pace è “un edificio da costruirsi continuamente”; un cammino che facciamo insieme cercando sempre il bene comune e impegnandoci a mantenere la parola data e a rispettare il diritto».
Questo è il messaggio di papa Francesco per la 53ª Giornata mondiale della pace.
Un «cammino di speranza», che deve passare attraverso l’ascolto e il dialogo, continua Papa Francesco; il riconoscimento degli altri come fratelli, ovvero il superamento della paura e la capacità di perdonare.
La costruzione di un più giusto sistema economico «poiché la questione della pace permea tutte le dimensioni della vita comunitaria»; quindi di ripensare il nostro modo di abitare il nostro mondo; nella direzione di una conversione ecologica richiamata dal Papa già dalla sua prima enciclica, Laudato si’, del 2015.
Papa Francesco preme ancora sull’ambiente ricordandoci che oltre alla purificazione dello spirito è necessaria una purificazione ambientale.
«Se una cattiva comprensione dei nostri principi ci ha portato a volte a giustificare l’abuso della natura o il dominio dispotico dell’essere umano sul creato, o le guerre, l’ingiustizia e la violenza, come credenti possiamo riconoscere che in tal modo siamo stati infedeli al tesoro di sapienza che avremmo dovuto custodire».
La Redazione
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